L’umidità è democratica
E non stagionale
Eppur lei decide quando presenziare
Compagna o disdetta
Ascolta interdetta
E ti lascia sudare
Fin dentro le ossa lei sa penetrare
In inverni scontenti e lunedì cocenti
Per me tu cammini se vuoi camminare
Io devo star seduta ma posso pensare
Se un po’ l’hai scelto ti posso invidiare
Ma la poesia appartiene al passato
Quel che è il tuo presente per me è immaginato
Per te è sudato, freddo, buttato?
Per te è libero, fiero, conquistato?
L’umidità è come la domanda
Evapora pesante e silenziosa
A volte si insidia muta e bellicosa.
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